Sbarco Alleato 1943

Presso il chiostro Sant’Angelo, che ha ingresso da largo San Salvatore, è possibile visitare una mostra permanente di cimeli risalenti al periodo dello sbarco Alleato, avvenuto nelle spiagge di Licata a partire dal 10/07/1943.

La mostra è stata realizzata dal Gruppo Archeologico Finziade ed ha sede presso i locali della Pro Loco di Licata, che ne cura la fruizione con l’impiego dei volontari del Servizio Civile.

I cimeli esposti sono tutti di provenienza privata: alcuni di essi sono esposti e conservati in sette vetrine, altri sono posti esternamente come ad esempio casse in legno, in metallo, bidoni porta carburante, ogive, un cerca mine, bossoli di diverso calibro, fucili bazooka e ciò che rimane di un pezzo di artiglieria calibro 20. Questi cimeli furono utilizzati dagli eserciti che si sono fronteggiati nel territorio di Licata. Troviamo ancora attrezzi voluminosi, tra cui una bicicletta americana, blocchi di calcestruzzo appartenuti all’aeroporto realizzato dall’esercito americano subito dopo lo Sbarco e due fusti di carburante per aerei dell’aviazione Italiana che precedentemente aveva un’aviopista.

Si conservano, inoltre, alcune divise di soldati italiani ed un’uniforme completa americana, tutte poste su manichini.

Inoltre ci sono dodici pannelli la cui realizzazione è stata curata dallo storico Luigi Falletti in cui si spiegano le diverse tipologie di difesa presenti sulla costa licatese, l’organizzazione dell’esercito italiano, le spiagge dello sbarco, i mezzi impiegati dagli eserciti e le truppe impegnate dagli alleati.

Negli ultimi anni il nucleo subacqueo del gruppo archeologico Finziade, in collaborazione con la Soprintendenza del mare, si è concentrato nella ricerca e documentazione dei relitti subacquei della seconda guerra mondiale affondati difronte la costa licatese. Primo fra tutti il relitto dell’LST 158, una nave americana di circa 100 m di lunghezza bombardata dall’aviazione tedesca nel settore yellow beach, presso la spiaggia di "Due Rocche". Grazie alla combinazione di bellissime immagini d’epoca, di video realizzati dai Droni e di riprese subacquee eseguite dai sub della Finziade, è stato possibile montare un documentario che racconta l’evento del 10 luglio 1943 a Licata e la distruzione dell’LST.

Recupero elmo da palombaro italiano

 

 

Con immenso piacere condividiamo la notizia di un importante recupero subacqueo ad opera di due cittadini licatesi.
Il 31 agosto 2023, i signori Antonino Blandino e Salvatore Torregrossa, hanno riportato alla luce un elmo da palombaro italiano prodotto dalla Salvas, modello 1905 secondo tipo.
Il ritrovamento è avvenuto in località Due Rocche, sito di inabissamento della grande nave da sbarco LST 158.
La presenza dell'elmo in questo punto è da ricondurre, presumibilmente, alla bonifica post bellica eseguita sul sito.
Dopo il recupero, l'elmo è stato affidato al nostro responsabile delle attività subacquee - Dott. Fabio Amato - ed è collocato al Chiostro Sant'Angelo accanto agli altri reperti riconducibili alla seconda guerra mondiale.
Come Gruppo Archeologico Finziade ringraziamo, oltre ai rinvenitori, la Soprintendenza del Mare e il Comandante di Vascello Gianfranco Betrò, Direttore della Scuola Subacquei e Scuola E.O.D. del Comando Subacquei e Incursori di COMSUBIN.